Biografia
Iniziò a lavorare nel cinema a soli 13 anni, con un piccolo ruolo in "Una moglie giapponese?" (1968), e subito si distinse per «la classica bellezza da brava ragazza, molto carina, sensuale, occhi grandi e penetranti, pare quasi un cerbiatto». Dopo altri due ruoli minori e agli antipodi, nella commedia "Homo Eroticus" accanto a Lando Buzzanca, e nell'autoriale "In nome del popolo italiano" diretta da Dino Risi, entrambi del 1971, nello stesso anno si mise in luce grazie a "Non commettere atti impuri" di Giulio Petroni, appartenente al filone della commedia sexy all'epoca molto in voga in Italia.
Quest'ultimo film le aprì la strada per ottenere, a 16 anni, il ruolo con cui divenne conosciuta in tutto il mondo, quello di Apollonia Vitelli-Corleone, moglie di Michael Corleone nell'acclamato "Il padrino" (1972) di Francis Ford Coppola. Nel 1973 posò senza veli per l'edizione italiana di Playboy, scelta che nell'immediato ne fece tra le giovani attrici più richieste dal cinema italiano;